LAVORO MINORILE. Indagine dell`INCA-CGIL

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Europa / Un`indagine dell`Osservatorio Inca

Il lavoro minorile resiste. E all`Est aumenta

È disponibile sul sito dell`Osservatorio Inca Cgil per le politiche sociali in Europa un nuovo dossier sul lavoro minorile in Europa, a cura di di Gianni Paone.

Molti pensano che il lavoro minorile sia definitivamente scomparso dalle società occidentali. Non è così e bisognerebbe indagare quali siano le caratterizzazioni del fenomeno nelle società economicamente avanzate.

Capire e conoscere analogie e differenze tra i diversi territori, soprattutto in riferimento alla condizione dell`infanzia e dell`adolescenza, significa porre le basi per attivare, in un prossimo futuro, azioni, politiche e strategie tese al superamento delle ineguaglianze sociali.

Il lavoro minorile è presente, in percentuale consistente e in occupazioni estremamente varie, anche nei paesi industrializzati.

Nel Sud dell`Europa, ad esempio, un numero considerevole di minori è impiegato in attività retribuite in particolare modo in attività stagionali, lavori di strada, piccole attività commerciali
o nel lavoro domestico.

Inoltre è aumentato nell`Europa dell`Est e nell`Europa Centrale, in particolare dopo il passaggio dall`economia pianificata al libero mercato.

Per l`Italia, nell`inchiesta della CGIL del 2000 è stata ipotizzata la cifra di circa 300mila ragazzi e ragazze al di sotto di 15 anni impiegati in una qualsiasi forma di lavoro.

(www.rassegna.it, 27 gennaio 2006)

Il Rapporto integrale può essere scaricato da: http://www.rassegna.it/2006/documenti/Lavoro_minorile.pdf

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