IMMIGRAZIONE. I dati Censis sugli irregolari

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(da “il manifesto”, 7 gennaio 2006)

In Italia 300mila «irregolari».
Il Censis: gli immigrati «clandestini» sono il 10% del totale

C`è materia per un`altra sanatoria. Il Censis stima che in Italia siano presenti almeno 300 mila stranieri irregolari. Un numero «non drammatico», dice Giuseppe Roma, direttore del Censis, «in linea con gli altri paesi europei». Probabilmente sono di più. La cifra, comunque, serve a ricordare che ogni sanatoria «prepara» la successiva, se l`ingresso in Italia resta sigillato da leggi ferree fatte sapendo che saranno disattese. E` sempre stato così, la Bossi Fini ha solo dato un altro giro di vite. 300 mila sono poco più del 10% dei 2 milioni e 800 mila stranieri regolarmente presenti in Italia nel 2004, secondo l`ultimo dossier della Caritas. E prorio presentando il dossier a Milano, l`avvocato Alberto Guariso aveva fatto un conto illuminante. Dal 1987 al 2004, arco di tempo in cui si sono succedute cinque sanatorie, solo il 19% degli immigrati sono stati assunti rispettando i crismi delle leggi (flussi, chiamata, ricongiungimento familiare). Tutti gli altri sono «passati» da una sanatoria.

E` la dimostrazione più lampante che finchè non si darà agli stranieri un permesso di soggiorno temporaneo per cercare lavoro, la «clandestinità» si riprodurrà automaticamente appena chiusa una sanatoria. L`ultima, del 2002, ne ha regolarizzati 650 mila. E` la cifra più alta nella storia delle sanatorie italiche ed è grazie a quella che i posti di lavoro risultano aumentati. C`erano anche prima, sono semplicemente «emersi».

Secondo il Censis, le imprese italiane, nonostante la crisi economica, assorbono un numero di immigrati doppio rispetto a quello permesso dai «flussi» fissati dal governo. «Finora il meccanismo ha funzionato, ma prima o poi non reggerà più. Occorre rendere i flussi coerenti con la domanda delle imprese», dice Roma. Ad ingrossare la «sacca di clandestinità» sono in nuovi arrivi dai paesi dell`Est europeo. Tra queste, molte le donne che fanno le «badanti».

Secondo l`istituto di ricerca il lavoro resta il tramite privilegato dell`integrazione degli stranieri. Ma per conquistare un lavoro in regola, cioè il permesso di soggiorno, la maggior parte deve aspettare la sanatoria.

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