L`economia, l`ambiente e la sinistra. Nasce il PIL ambientale

Loading

NULL

(“il manifesto”, 22 dicembre 2005)

Ecco il Pil degli ambientalisti leggeri

Una proposta di legge e una lettera a Prodi schierano il centro sinistra dalla parte della natura

G. RA.

L`anno prossimo, il Dpef, Documento di programmazione economica e finanziaria, potrebbe essere corredato da un indicatore del prodotto interno lordo o Pil, in salsa ambientalista. Gli è stata anche trovata una sigla, «Pila», equivalente, appunto a Pil, in senso ambientale. Non è la questione trascurabile, la nominalistica perdita di tempo che sembra a prima vista, tanto che ieri alla camera dei deputati è stata illustrata una proposta di legge depositata da alcuni parlamentari e controfirmata da 100 di loro. Il Pil ambientale ha una lunga strada da percorrere, ma nasce sotto buoni auspici.

I due promotori sono deputati della sinistra ds, Valerio Calzolaio, già sottosegretario all`ambiente nella passata legislatura e Fabio Mussi, attualmente vicepresidente della camera e allora capogruppo. I due deputati hanno scritto una lettera a Romano Prodi per informarlo dell`iniziativa e sottolinearne i punti salienti, impegnando fin d`ora l`eventuale futuro governo ad agire per la costruzione del Pila. Un passo di questa lettera, la critica al Pil felicemente regnante è molto significativo (tanto che lo riportiamo in corsivo):

«Il Pil non sottrae il deprezzamento del capitale prodotto, il Pil non considera l`impoverimento del capitale naturale, il Pil indica alla pari cose buone e cattive, servizi utili e inutili purché prodotti e venduti, il Pil misura insieme e allo stesso modo prodotti che hanno effetti opposti e prodotti che si distruggono vicendevolmente (gli autoveicoli e gli effetti degli incidenti stradali, le mine e lo sminamento), il Pil misura come voce attiva il consumo delle risorse (anche quelle, tante, finite o in via di esaurimento), il Pil include le armi, il Pil trascura ogni servizio o transazione gratuiti, il Pil include le spese “difensive“ (le spese per sanare gli effetti dell`inquinamento ad esempio), il Pil non valuta danni ed effetti di lungo periodo, il Pil non dice se il prodotto serve bisogni che sono anche diritti (cibo, medicine, vestiti) per chi non ne ha abbastanza. Se si abbatte una foresta aumenta il Pil…».

E` presto per dire come Prodi accoglierà la letta aperta di Mussi e Calzolaio. Se dirà «sono d`accordo» sarà meglio sospettare di lui, perché nella lettera – come prova il lungo passo che abbiamo trascritto – viene messo in dubbio, attraverso il Pil, tutto il consolidato sistema di interessi e valori, tutto l`inno alla crescita indifferenziata che ogni giorno viene riproposta. La critica al berlusconismo finora non ha mirato tanto alle scelte, quanto ai tempi, ai modi e alle priorità.

I 100 deputati, tutti del centro sinistra e rappresentanti tutti i partiti, da Acquarone dell`Udeur a Folena di Rifondazione, hanno mostrato di ritenere maturo il tempo per aprire una discussione sul principio stesso della macro economia.

Li rappresentavano ieri in una conferenza stampa i due promotori, Calzolaio e Mussi che hanno brevemente spiegato – stretti fra un voto di fiducia e l`altro – la tecnica con la quale procedere.

Nel primo tempo il massimo risultato ottenibile sarebbe quello di affiancare (diciamo: tra parentesi) alle temute cifre, ai sofferti spostamenti del Pil, di uno «zero virgola…» in più o in meno, il dato del Pilacalcolato dall`Istat. Mettendo a disposizione un indice sintetico dei costi ambientali affrontati, si informa e si incuriosisce il pubblico. E lo si spinge a scegliere, facendo conoscere il prezzo reale della crescita in termini di inquinamento, sottrazione delle risorse naturali irripetibili, spreco di acqua e di energia non rinnovabile; e viceversa, i valori del risparmio e dell`introduzione di energie rinnovabili. Ben presto Pila si libererà dalla parentesi.

/wp-contents/uploads/doc/“>


Related Articles

Le mucche della pace dal Trentino a Srebrenica

Loading

Nella comunità  montana di Sucéska, in Bosnia Erzegovina, tutto era stato distrutto nel 1995 dalle “tigri di Arkan” Soltanto nel 2000 qualcuno è tornato a viverci: per premiare il loro coraggio nasce “La transumanza della pace” Quarantotto mucche in viaggio il sogno per far rivivere Srebrenica   Gianni Rigoni Stern e Roberta Biagiarelli hanno reso concreta questa fiaba. Gli animali vengono accolti con meraviglia, commozione e gratitudine. Qui non ci sono i padri che insegnano ai figli quello che hanno imparato dai nonni

Università, per la laurea si cambia solo venti esami nei corsi triennali

Loading

Decreto del ministro Mussi: rivoluzione per la didattica dal prossimo anno accademico (la Repubblica, 17 marzo 2007, Pagina 23 –

Bioetica, politicismo trasversale

Loading

Su una cosa sotto sotto concordano tutti, a destra e a sinistra, riguardo la legge sul testamento biologico giunta nella settimana appena trascorsa all’ultimo vaglio dell’Aula di Montecitorio: «Se ne poteva fare a meno».

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment