Carceri: a Natale i volontari manifestano a Milano e altre 5 città
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NATALE IN CARCERE: I PROBLEMI E I DIRITTI NEGATI NON VANNO IN VACANZA
La mattina del giorno di Natale, domenica 25 dicembre dalle ore 10, associazioni e volontari manifestano a Milano in piazza Aquileia (angolo viale di Porta Vercellina), dietro il carcere di San Vittore .
Le altre iniziative collegate, promosse dalle associazioni, si terranno a Torino, Padova, Avellino, Bari, Palermo.
La situazione delle carceri è da tempo in uno stato di gravissimo disagio, che colpisce in primo luogo i detenuti e le loro famiglie, ma assieme anche tutti coloro che in carcere lavorano.
Un disagio aggravato in questi anni più recenti da una costante disattenzione del governo e dei responsabili dell’amministrazione penitenziaria. Oltre che da scelte sbagliate e da leggi profondamente ingiuste, come la “Cirielli-Vitali” recentemente approvata in via definitiva, che rafforza il “doppio binario” delle politiche sulla giustizia: severissime e inflessibili con i più deboli e i meno abbienti, spesso distratte verso i potenti e sempre tolleranti con quanti possono economicamente garantirsi difese adeguate e prescrizioni.
C’è infatti un’amnistia strisciante e nascosta, verso la quale nessuno si indigna, tanto meno quelle forze di governo invece pronte alle barricate di fronte a quella proposta di indulto e amnistia che da tempo proponiamo. Negli ultimi 5 anni sono stati ben 865.073 i beneficiari di provvedimenti di prescrizione, oltre 221.000 nel solo 2004.
Il provvedimento di amnistia e indulto per il quale ci stiamo battendo da anni, come associazioni, sindacati e forze sociali, è invece trasparente e teso a contribuire a una vera e profonda riforma. Non costituisce un’iniziativa “buonista”, magari per strumentalizzare lo spirito natalizio. Ci pare che su questi temi di strumentalizzazioni ce ne siano sin troppe, provenienti da forze politiche ed esponenti di partiti, che si affiancano alle disattenzioni, risultando spesso una beffa che si aggiunge al danno. I problemi del carcere non hanno bisogno di parole vuote o di demagogia: hanno bisogno di coerenza e di concretezza.
Un provvedimento capace di rimuovere il sovrannumero nelle celle e gli arretrati dei tribunali (al 30 giugno 2004 erano pendenti ben 8.942.932 processi, di cui 5.580.000 penali) costituisce invece una misura razionale e pragmatica, oltre che umanitaria, senza la quale non è possibile mettere mano ai problemi strutturali che affliggono il sistema penale e penitenziario.
L’amnistia e l’indulto hanno certo un profilo discutibile, perché violano i diritti delle parti lese e delle vittime dei reati. Ma questi sono senz’altro maggiormente compressi e negati dall’attuale situazione, dai milioni di prescrizioni silenziose e nascoste e da quel “doppio binario”. Recuperare le condizioni di un migliore funzionamento della macchina della giustizia significa costruire maggiori garanzie per tutti i cittadini e anche per le vittime dei reati. In questa logica, amnistia e indulto vanno considerati un provvedimento d’emergenza, necessitato quale precondizione, porta stretta per consentire le auspicate riforme, a partire da quella del codice penale.
Nelle carceri vi sono 18.000 detenuti in esubero sui posti cella disponibili nelle carceri. La cifra dei presenti in carcere (60.000), di quelli in misura alternativa (50.000) e dei già condannati in attesa della decisione del giudice sulla concessione o meno delle misure alternative (almeno 80.000) ha raggiunto ormai quasi le 200.000 unità: sei volte quelle che erano all’epoca dell’ultima amnistia, 15 anni fa.
In carcere finiscono solo i non abbienti, i tossicodipendenti, gli immigrati, coloro che non hanno possibilità di effettiva difesa durante il processo. Per tutti gli altri c’è l’amnistia nascosta e selettiva della prescrizione. E ora anche i benefici della legge “Cirielli-Vitali”.
Per denunciare questa situazione, per chiedere un radicale cambio di rotta nelle politiche, per manifestare la nostra solidarietà ai detenuti e agli operatori
Domenica 25 dicembre, dalle ore 10, si terrà un presidio dietro al carcere di San Vittore, in piazza Aquileia (angolo viale di Porta Vercellina) a Milano
Hanno già dato la loro adesione
Susanna Camusso, Giuseppe Vanacore e Giorgio Roversi, CGIL Lombardia
Corrado Mandreoli e Antonio Lareno, Camera del Lavoro di Milano
Enzo Moriello e Adimo Decol, CGIL FP Lombardia
Riccardo Bonacina, direttore settimanale “Vita”
Carlo Monguzzi, Capogruppo Verdi Regione Lombardia
Presidenza AGESOL
Sergio Cusani, Banca della Solidarietà
Licia Roselli, direttrice AGESOL
Franco Vanzati, CGIL Pavia
Francesco Vazzana, CGIL Como
Danilo Villa, CGIL Brianza
Caritas ambrosiana, con il direttore don Roberto Davanzo e Luca Massari
Guido Chiaretti e Sesta Opera
Don Gino Rigoldi e Comunità Nuova
Francesco Maisto, magistrato
Giuliano Pisapia, deputato PRC
Salvatore Amura, assessore al Comune di Pieve Emanuele e coordinatore nazionale Rete nuovo municipio
Società Umanitaria
Gabriella Sacchetti, Mario Napoleoni, Sandro Sessa, Gruppo Calamandrana
Cecco Bellosi e Associazione Comunità Il Gabbiano
Roberto Rosso, Associazione Socialpress e Attac Milano
Alex Corlazzoli, Michela Sfondrini, Grazia Grena, volontari carcere di Lodi
Andrea Ferrari, Assessore Comune di Lodi e volontario carcere
Bruno Vegro e LILA di Como
Carla Chiappini e Alberto Mammoliti, Federazione giornali del carcere
Antonio Pizzinato, senatore Ds
Pierfrancesco Majorino, segretario Ds Milano
Egisto Taino e Cooperativa Sociale “Famiglia Nuova”
Flora Cappelluti, giornalista
Corsorzio SIS
Dario Fo e Franca Rame, artisti
Conferenza Volontariato Giustizia della Lombardia
Gruppo Comunisti Italiani Regione Lombardia
Franco Mirabelli, segretario provinciale DS e Consigliere Regione Lombardia
Bruno Ferrante, candidato sindaco di Milano
Valerio Federico, Nando Vertemati, Lorenzo Lipparini, Marco Mastrangelo, Rosa nel pugno di Milano
Andrea Molteni e Antigone Lombardia
Lia Sacerdote e Ass.Bambini senza sbarre
Ottavio Moffa e Progetto Ekotonos,Milano
Giorgio Bertazzini e Antigone milanese
Mario Agostinelli, Consigliere Regione Lombardia
Sergio Segio, tra i promotori dell’appello per l’amnistia, resp. Associazione SocietàINformazione e Gruppo Abele di Milano
· Molti degli aderenti e le loro associazioni saranno presenti al presidio.
· Tutti i cittadini sono invitati a partecipare
adesioni: info@dirittiglobali.it
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