AMNISTIA: EPIFANI; CARCERI SOVRAFFOLLATE, URGE ATTO CLEMENZA

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(ANSA) – ROMA, 14 dic – La situazione carceraria in Italia e` “allarmante e preoccupante“ e per questo “e` necessario un effettivo ed efficace atto di clemenza“. A farsene portavoce e` il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in una lettera inviata a Marco Pannella.
“La Cgil – si legge – considera da tempo con allarme e preoccupazione la situazione delle carceri italiane. L`estremo e crescente sovraffollamento; la pratica impossibilita` di esercitare quelli che sono i diritti elementari del cittadino detenuto; i meccanismi di esclusione che portano all`ingresso in carcere e alla recidiva di fasce sociali tipicamente svantaggiate: tutto cio` configura una situazione che non e` piu` oltre tollerabile. Tale situazione – prosegue Epifani – rischia inoltre di essere pesantemente aggravata da leggi approvate recentemente (ex Cirielli) o delle quali e` possibile la prossima approvazione (stralcio della Fini-Giovanardi sulle droghe). Questi provvedimenti potrebbero – a giudizio di Epifani – portare assai rapidamente nei luoghi di pena decine di migliaia di nuovi reclusi, oltre agli attuali 60.000, delineando scenari ancora piu` gravi in una prospettiva piu` lunga“.
Tra l`altro, “questa situazione fa gravare un peso crescente anche sul personale degli istituti di pena determinando uno svilimento del lavoro e delle funzioni di tanti operatori impegnati ogni giorno in un lavoro duro e difficile: diviene cosi` sempre piu` arduo il raggiungimento di quello che e` il primo compito istituzionale dei lavoratori di questo settore: il recupero sociale e psicologico delle persone detenute“. In conclusione, “e` necessario affrontare questa situazione in modo strutturale. Nell` attuale, drammatica situazione non puo` essere eluso il nodo di un necessario, urgente provvedimento di clemenza, che risulta nella situazione attuale indispensabile per ragioni di elementare umanita`, e che puo` essere determinante anche per rendere gestibile l attuazione di politiche piu` strutturali. Troppe volte – conclude Epifani – le istituzioni hanno dimostrato una teorica disponibilita` nei confronti di questo tipo di misure, approdando poi a un nulla di fatto. Per tutti questi motivi la Cgil condivide le ragioni dell`iniziativa promossa per il 25 dicembre al fine di ottenere un efficace e tempestivo provvedimento di clemenza“.

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