AIDS: UNICEF, solo il 5% dei bambini malati sono curati

by redazione | 1 Dicembre 2005 0:00

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AIDS: UNICEF, SOLO 5% BAMBINI MALATI SONO CURATI

ROMA, 30 NOV – Quindici milioni di bambini, nel mondo, sono orfani a causa dell`Aids di almeno un genitore; si stima che fra cinque anni, nel 2010, se ne aggiungeranno altri 3 milioni portando cosi` il numero complessivo a 18 milioni. Degli attuali orfani – residenti soprattutto nei paesi in via di sviluppo – appena il 10% gode di una qualche assistenza dai servizi pubblici. Tutti gli altri sono abbandonati e lasciati a se stessi.
Il fenomeno Aids, dalle caratteristiche devastanti nei paesi poveri, registra un altro dato drammatico per i bambini sieropositivi: solo il 5% di essi e` sottoposto a quelle cure che permettono di bloccare l`avanzamento della malattia. Si stima che nel mondo sono 2.100.000 gli under 14 che vivono con il virus Hiv.
Alla vigilia della Giornata mondiale contro l`Aids, il presidente dell`Unicef-Italia, Antonio Sclavi, annuncia l`avvio di una campagna contro il virus Hiv che vedra` l`agenzia per l`infanzia dell`Onu fortemente impegnata per il raggiungimento di quattro obiettivi entro il 2010. Slogan dell`iniziativa: “Uniti per i bambini, uniti contro l Aids“.
Testimonial nazionale della campagna, e` l attore Alessio Boni che domani, 1 dicembre, sara` nominato anche `Ambasciatore` dell`Unicef.
La campagna mondiale anti-Aids richiede un impegno finanziario complessivo di 55 miliardi di dollari. Una cifra al momento ha spiegato Sclavi non e` ancora disponibile, mancano all`appello 18 miliardi di dollari. Per questo, l`Unicef chiede la mobilitazione di volontari e governi.
Prevenzione del contagio e contenimento della malattia sono gli obiettivi della campagna mondiale che si articola in quattro aree.

– PREVENZIONE DELLA TRASMISSIONE DEL VIRUS DA MADRE A FIGLIO
Sono 600 mila i neonati che vengono al mondo ogni anno ricevendo il virus dalla madre, un tipo di trasmissione che puo` essere evitata con le opportune terapie a base di farmaci antiretrovirali e disponibili nei paesi ricchi. Attualmente, invece, meno del 10% delle donne in gravidanza ha accesso alle cure necessarie per prevenire il contagio. La campagna vuole, entro il 2010, mettere a disposizione queste cure ad almeno l`80% delle donne che ne hanno bisogno.
– GARANTIRE L`ASSISTENZA PEDIATRICA.
Meno del 5% dei bambini sieropositivi e` sottoposto a terapie e soltanto l`1% di quelli che potrebbero trarre benefici dal cotrimoxazolo (un antibiotico a basso costo che combatte le malattie infettive mortali) ha accesso al farmaco. La campagna vuole assicurare, entro il 2010, le cure piu` adeguate ad almeno l`80% dei piccoli malati.
– PREVENIRE LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO TRA GLI ADOLESCENTI
Gli adolescenti e i giovani tra i 15 e 24 anni costituiscono oltre la meta` di tutti i nuovi casi di contagio ma la maggioranza di essi non ha accesso ne` alle informazioni ne` ai servizi necessari per proteggeri dall`Hiv. Entro il 2010 l`Unicef vuole ridurre del 25% il numero complessivo dei giovani sieropositivi.
Sclavi sottolinea, in particolare, l`importante ruolo della formazione dei giovani e il ricorso all`uso del profilattico.
– AIUTARE I BAMBINI COLPITI DALL`AIDS
Entro il 2010, si stima che ci saranno 18 milioni di bambini orfani a causa dell`Aids.
Entro cinque anni, la campagna si e` posto l`obiettivo di offrire assistenza ad almeno l`80% di questi bambini. Il presidente dell`Unicef-Italia spiega che occuparsi di questi bambini vuol dire non solo pensare all`adozione ma anche ad interventi sociali che permettano prima di tutto il loro affidamento a parenti o famiglie dello stesso villaggio in cui sono nati e gia` vivono.
(ANSA)

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