Epifani: non si affronta la Cina con i dazi – il Rapporto sui diritti
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PRESENTATO OGGI TERZO RAPPORTO SUI DIRITTI GLOBALI (ANSA) – ROMA, 6 GIU – Non si affronta la Cina con i dazi. Ne e` convinto Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, che si e` soffermato sui problemi commerciali legati allo sviluppo del paese asiatico in occasione della presentazione alla stampa del “Rapporto sui diritti globali 2005“.
“La Cina – ha osservato il sindacalista – e` per meta` oggetto di un desiderio e per meta` soggetto di paura. Non credo che un Paese di quell`ampiezza, di quelle dimensioni possa a lungo essere considerato in maniera cosi` ambivalente. Non credo che la strada da percorrere siano i dazi o riaprire i muri. Non si puo` pensare di rispondere ai problemi che pone la sfida cinese prevalentemente con il terreno delle difese e delle protezioni. Lo si affronta, invece, qui in Italia, investendo in qualita`, ricerca e innovazione, facendo politiche di sistema e sul versante della Cina ponendo con la forza necessaria il rispetto degli standard sociali, dei diritti sociali. Insomma – ha proseguito il leader sindacale – bisogna fare degli accordi commerciali onesti con questo Paese. Accordi per cui la Cina abbia un limite e un rispetto degli standard di un commercio leale e reciproco e i Paesi occidentali, i paesi piu` ricchi, riconoscano che c`e` bisogno che la Cina cresca in misura responsabile, intanto per la propria popolazione, un quarto di quella del pianeta, e poi perche` puo` essere per tutti una grande occasione di allargamento della democrazia“.
La “questione Cina“ e` soltanto uno dei tanti terreni sui quali il Rapporto scandaglia il tema dei diritti. La pubblicazione, promossa da Cgil, Arci, Antigone, Forum ambientalista, Coordinamento nazionale comunita` di accoglienza, Legambiente, infatti, e` una summa di tutti i temi attinenti ai diritti, alle loro violazioni, in tutti i campi della vita civile, economica, sociale e istituzionale. Le politiche sui redditi e quelle sociali, le trasformazioni del mercato del lavoro e la precarieta` diffusa, la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, le politiche sociali e il diritto alla salute, lo sfruttamento minorile, i giovani e gli anziani, il carcere e la giustizia, le droghe e le politiche neoautoritarie, il volontariato, il Terzo settore e l`economia solidale, i nuovi movimenti e la globalizzazione, le guerre infinite e i terrorismi globali, i diritti umani, la tortura e le discriminazioni nel mondo, l`Europa politica e quella sociale, lo stato del pianeta e lo sviluppo, le politiche ambientali nel mondo e in Italia sono altri tra i molteplici temi trattati nelle oltre 1000 pagine del corposo volume. E quest`anno si prendono in considerazione due nuovi diritti. “Il diritto all`informazione – ha spiegato stamani il coordinatore del rapporto Sergio Segio – che apre la porta a tutti gli altri diritti e i diritti alla citta`, con un occhio particolare al diritto alla casa, alle condizioni in cui in molte parti del Paese, ma anche del mondo, si vive“.
Il rapporto e` diviso in quattro sezioni: Diritti economico-sindacali, Diritti sociali, Diritti umani, civili e politici, Diritti globali ed ecologico-ambientali, articolate in 17 capitoli.
In ognuno dei capitoli viene analizzato e definito il punto della situazione e vengono delineate le prospettive del 2005.
L`analisi e la ricerca sono corredate da cronologie dei fatti, schede tematiche, dati statistici, riferimenti bibliografici e web e dall`indice dei nomi citati.
(ANSA).
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